Capire i gatti,

non è un gioco, si tratta di condividere con loro ogni piccolo passo ed esperienze.

Tra non molto Nanà vivrà la sua terza cucciolata, come reagirà? Sono ansiosa di natura (penso di averlo scritto più volte) e vorrei darle in quei momenti tutto il mio appoggio morale ma anche fisico, non si è mai pronti. Le cucciolate precedenti l’abbiamo vissute semplicemente, gioia pura.

Poi hai paura, ti poni mille interrogativi che per troppe esperienze negative  sentite, creano timori. Siamo stati fortunati? Bravi? Lo capiremo alla prossima cucciolata, senz’altro capiremo!

Capirli i gatti… capire gli umani.  Creando una sorta di rapporto d’amore tra i primi ed i secondi non ho dubbi: laurea ai gatti! Per la loro discrezione, innanzitutto. Il gatto sceglie il suo compagno umano, si affeziona fino a morire di stenti quando viene allontanato, magari solo per qualche giorno di ferie. E quì mi avveleno!!!

Tornare da una vacanza,  (viaggio di nozze) cibo già portato, acqua in bottiglia, lettiera. Trovare i tuoi gatti facendo un improvvisata senza un filo d’acqua, ciotole vuote e sporche. Il massimo del degrado.

Ecco perché non siamo vacanzieri..

Il gatto è la radice della casa, le sue fondamenta. La sua forza è la nostra, indica i migliori posti, quelli sicuri. Lì non sbaglia un  colpo! Francesca qualche tempo fa mi scrisse che se c’è la reincarnazione avrebbe preferito nascere gatta! Condivido pienamente. La magia dei felini è tutto un mondo da scoprire.

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