Penso che il nome racchiuda la vita e il destino di ognuno di noi e come per gli umani anche i nostri amati @mici raccolgano le scelte che abbiamo fatto. Eh già! Siamo noi a decidere!
Ho sempre preferito nomi con quattro lettere tranne eccezioni non dettate da me: Robby (il dolcissimo spinone più umano che mai), As la volpe che di selvatico aveva ben poco.
Poi ci fu Dodo, un simpatico quanto delinquente terrier 🙂
E li’ si interruppe… arrivarono i gatti! Piki, dolcissimo tenerissimo amore di casa, ih realtà nome vero Picasso. Eh? Perché? Perché in quel periodo pastrocciavo sulle tele e lui arrivò per farmi tornare a vivere.
Arrivò Dalì, figlio di Piki e in questo senso ho proseguito a dare solo nomi di quattro lettere a tutti i nostri mici 🙂
Nomi brevi si fanno capire ma non vanno improvvisati 😉 Per ognuno dei nostri cuccioli ceduti il nome è stato scelto in base al loro carattere. Così accadde che Lord of my heart lo chiamai in tal modo perché avevo bisogno di lui, e Nanà la favola mia per proseguire il sogno dei gatti norvegesi. Poi un nome tira l’altro… tutti studiati ,cucciolo per cucciolo, e Sire, Sirenetto, Sirena è proprio OK ; -)